L’adolescenza è una fase della vita connotata da cambiamenti fisici, psichici, emotivi e sociali.
Né più bambini, né ancora adulti, l’adolescenza si pone come una categoria a se stante che sfugge a qualsiasi tentativo di catalogazione. La soggettivazione, ovvero farsi soggetto, costruire la propria identità è il compito più importante e più complesso a cui l’adolescente è chiamato, un compito tanto più arduo quanto più giocato sulla dialettica tra un conflitto con le figure di riferimento e il bisogno di protezione e di guida da parte delle figure genitoriali.
Pensare di farsi aiutare da qualcuno in adolescenza spesso è particolarmente costoso a livello emotivo: l’urgenza di essere riconosciuti dall’altro nella propria ricerca di indipendenza e, nello stesso tempo, il bisogno di chiedere aiuto, di lasciar intendere o mostrare le proprie fragilità.
Il lavoro terapeutico con l’adolescente è centrato sul tentativo di rimettere in moto il funzionamento mentale e la circolazione degli affetti, di accogliere e accompagnare il ragazzo o la ragazza nel difficile percorso trasformativo della sua mente e del suo corpo, facilitando la mobilità di pensiero.
Le aree di intervento rispetto all’adolescente sono:
- crisi d’identità
- crisi del proprio progetto di vita
- isolamento sociale
- traumi
- conflittualità con i genitori
- conflittualità con i compagni
- delusioni amorose
- problematiche scolastiche
- pensieri e/o gesti autodistruttivi
- insoddisfazione rispetto al proprio corpo
- crisi dell’identità sessuale